LACROIX Environment

Testimonianza

Frédéric RODE
Direttore Marketing Strategico LACROIX Environment

  • Perché si parla d’IoT per le reti idriche?

    Interview FROD
    F :

    L’ONU prevede circa 10 miliardi d’individui nel 2050 e il 70% di loro vivrà concentrato in agglomerati urbani. La richiesta, senza fine, di energia e risorse naturali comporta cambiamenti climatici importanti che minacciano l’ambiente, la flora, la fauna e la specie umana.
    Le sfide più importanti riguarderanno la gestione dell’acqua, quella dell’energia, i trasporti, la mobilità e lo smaltimento dei rifiuti. Città e territori dovranno soddisfare fabbisogni crescenti in acqua, rispettando, al contempo, ambiti normativi in piena evoluzione.

    Di fronte a queste sfide strutturali, le infrastrutture e le attrezzature che intervengono nei settori dell’acqua potabile e della purificazione delle acque reflue devono essere protette e migliorate. La loro digitalizzazione è uno degli assi di lavoro principali, un approccio adottato da tempo dal settore dell’acqua e dell’ambiente. LACROIX, presente in Francia e all’internazionale (Europa, Asia, Medio Oriente, Sudamerica e Africa), è uno dei più importanti fornitori tecnologici di questa industria in piena mutazione.

  • Quale sono le tecnologie integrate nei vostri prodotti?

    Interview FROD
    F :

    I clienti gestori di reti idriche desiderano conoscere, prevedere e anticipare gli eventi eccezionali e avere i mezzi per agire in conseguenza. I nostri prodotti intelligenti (data logger, stazioni remote/RTU…) devono comunicare in ambienti spesso difficili e vincolanti (tasso d’umidità elevato, autonomia energetica,
    ricezione difficoltosa…) e rendere possibile il monitoraggio e il comando a distanza delle attrezzature. Ciò implica di disporre di attrezzature con una copertura telematica globale, ivi comprese per quelle più difficili da raggiungere (“deep indoor”). È un elemento essenziale che condiziona le nostre scelte.

    D’altra parte, l’avvento delle tecnologie cellulari LTE-M o NBIoT, molto adatte per connettere le infrastrutture critiche, distribuite su un’ampia zona geografica e, spesso, su scala nazionale, accelererà il movimento e permetterà di soddisfare nuovi casi di utilizzo. Le tecnologie Sigfox, LoRa o Wize possono rivelarsi complementari e pertinenti per alcune applicazioni.

    Prima di tutto, è il tipo di utilizzo che deve guidare la nostra scelta dei prodotti, al fine di offrire al cliente la migliore risposta possibile.
    Grazie a queste nuove tecnologie, molto adatte agli oggetti industriali, è certo che, in futuro, sarà possibile misurare, integrare e analizzare più rapidamente, tenendo conto di un’ampia varietà di variabili.

  • Ci potrebbe parlare di SOFREL S4W?

    Interview FROD
    F :

    In seno al settore acqua e ambiente, le reti informatiche industriali che interconnettono le infrastrutture sono sempre più IP. Sono quindi soggette alle problematiche di cybersicurezza.
    Noi dobbiamo seguire questa evoluzione. Le nostre attrezzature di telegestione 4.0 offrono una soluzione in tal senso per garantire il buon funzionamento degli impianti. La nostra gamma di prodotti S4W e il suo ecosistema sono stati, per esempio, progettati per offrire una risposta valida alle sfide della cybersicurezza.

    I nostri clienti gestori devono avere la possibilità di basarsi su dati affidabili, con un’autenticazione e una riservatezza dei dati garantite. Devono poter prendere la decisione più giusta al momento giusto sulla base d’informazioni affidabili.
    Il Big Data industriale e ambientale diventa una sfida essenziale